[http://www.betternouveau.com/ ] E' circa l'una quando ci muoviamo. Seguo in macchina l'auto del mio amico - un uomo abituato a cialtroneggiare, uno che ottiene qualsiasi cosa desideri dal proprio interlocutore con la parlantina e l'attitudine alla vendita e alle trattative. Nel farmi strada per il nuovo locale di amici comuni, dopo qualche centinaio di metri si blocca all'improvviso su un incrocio, inizia a strombazzare, gesticola, così che io mi affianco e tiro giù il finestrino. "Che c'è?", gli chiedo. E lui, anarchico 60enne dal viso rubicondo di tanti Campari, sorriso aperto e occhi che luccicano: "Volevo dirti che lì c'è una pizzeria fantastica, davvero eccezionale, una sera ti ci porto!". Ripartiamo. Sorrido tra me e me, io che mi lascio trasportare dalle persone, sempre fidandomi, sempre accondiscendente, sempre attenta a trovare qualcosa di bello - il talento unico e speciale di ciascun essere umano - e a farglielo n