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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Ti lamenti? Pigghia lu bastuni e tira fora li denti

Ti lamenti? Allora via da me. Se c'è una cosa che le donne intelligenti e vive non sopportano sono gli uomini lagnosi e lamentosi, che danno sempre la colpa dei propri insuccessi agli altri, che s'inventano continuamente degli alibi per non fare nulla di nulla per provare a cambiare la propria situazione, che provano invidia nei confronti di chi ce l'ha fatta dicendo sempre che nel caso di costoro non è bravura, ma fortuna, raccomandazione, scaltrezza ecc. - ma in cambio pretendono l'ascolto pietoso e comprensivo della loro tragedia umana e la più totale e incondizionata compassione. Allora io non dubito che spesso "la vita sia ciò che accade mentre stai progettando qualcos'altro" (cit.), così come che talvolta - come nel caso delle relazioni sentimentali - un 50% di ciò che accadrà non dipende dalla nostra volontà ma da quella altrui, così come ancora che la sfiga ci veda benissimo, ma io stessa sono soggetta a questi problemi come te, quindi tu fai

Del non fare le cose a metà

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"Al mondo non c’è quasi nulla che non si possa buttare via, volendo. Anzi, forse si può dire che non c’è assolutamente nulla. E una volta presa la decisione, viene voglia di gettare via proprio tutto. Come i giocatori che avendo perso la maggior parte del denaro di cui disponevano, finiscono col mettere sul piatto anche quel poco che gli resta. Quasi provassero fastidio a fare le cose a metà."  (Aruki Murakami, I salici ciechi e la donna addormentata ) Provate anche voi questa sensazione? Io la sento spesso, e altrettanto spesso la seguo. E se con le cose non c'è problema perché vivo nell'essenzialità per scelta, la necessità di medesima essenzialità rispetto alle persone mi può portare talvolta a esercitare nei loro confronti una 'furia distruttiva' (che frequentemente attuo anche verso me stessa) quando ne vedo l'ignavia, l'ipocrisia, l'attitudine alla lagnatio. M'è venuto da pensare che la mia intolleranza verso un

L'altra Amanda (la nostra)...

Quella deliziosamente eccessiva, fintamente ambigua e incredibilmente autoironica che anni fa intervistava i propri ospiti a letto e si circondava di 'boys' in veste di ballerini ai suoi lati. E datosi che stavolta rischio d'andare in vacanza accompagnata a mia volta da due incantevoli giovani uomini, un' amica parimenti simpatica e ironica ieri mi ha regalato un vestito simile a quello che Almanda Lear indossa in questo video... Mi ci vedete? :-D

Amanda Palmer, variazioni sul monte di Venere, e la stupida morbosità dei nostri tempi

Amanda Palmer  è una cantante, compositrice e performer americana. Il 28 giugno scorso si è esibita al festival annuale di Glastonbury, in Inghilterra, e mentre cantava il reggiseno casualmente ha fatto intravedere un seno. Cielo, che scandalo! La pruriginosa rivista inglese Daily Mail ha pubblicato subito uno scoop con la fotografia osé, titolandola con un gioco di parole che rimanda all’idea del 'fare la figura di una scema' e - senza accennare alla musica dell’artista - l'articolo ha sviluppato tutto un discorso sull'orrore di quella parte del corpo di Amanda esposta al pubblico ludibrio (ed evidentemente alla pubblica ipocrisia dei lettori voyeuristi della testata) e, di già che c’era, ha pure buttato lì che la cantante sarebbe bisessuale. Venerdì scorso 12 luglio, Amanda Palmer scrive allora di risposta una lettera aperta al  Daily Mail , ma invece di inviarla in forma tradizionale ne fa canzone e la canta, indossando un kimono, durante un concerto al

Domande insensate

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Ovvero: ve lo chiedete ancora quale sia il senso della vostra vita, oppure è una domanda che ormai avete buttato via, bollata come priva di senso perché priva di risposta a) universale e/o b) assoluta e/o c) non utile all'esistere in sé, e probabilmente giudicata infantile/adolescenziale quindi non consona alla vostra attuale maturità ("sei priva d'evoluzione, se te lo chiedi ancora!") e comunque una perdita di tempo quando la priorità è piuttosto trovare il modo di sbarcare il lunario per sopravvivere: ("ne hai tempo da perdere, tu!" è la cosa più gentile che mi si risponda quando la chiedo, oltre a vedere il mio interlocutore sbuffare profondamente pieno di disprezzo). Però io ve lo chiedo lo stesso: vi fate ancora questa domanda? E avete trovato una risposta*? *Tranquilli, è proprio solo curiosità la mia. Io per me la risposta/soluzione l'ho trovata. Poi che la riesca pure a vivere/concretizzare è un altro discorso, ma io per me l'

Paura|bellezza|amore - una visione potente ed estrema

I miei ragionamenti sono sempre un po' contorti e complessi, ma "a seguirli bene poi una loro logica ce l'hanno" - mi è stato detto. Chissà se mai rivelano anche una qualche verità? E soprattutto - problema che ormai mi pongo da tempo - chissà se per chi li legge, li comprende e infine ne riconosce la correttezza, si rivelano essere un contributo positivo o negativo per la propria vita? Ché io ormai sono sempre più persuasa che gli esseri umani preferiscano chiudere gli occhi e stare in una dimensione spenta e inconsapevole d'esistenza, attaccati strenuamente come patelle a uno scoglio qualunque che hanno individuato come potenziale stabile punto fisso mentre onde, maree e flutti li sferzano senza sosta. E non posso biasimarli - se mi metto nella loro prospettiva... Che poi - dato che dalla mia ho l'ignoranza almeno quanto la presunzione - tal prospettiva non è per forza la migliore, la più sana, la più felice, ma è quella che coincide con la maggior par

Annuncio

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 "L'ho persa, l'ho persa per sempre". "Ma noooo, tranquilla. La ritroverai". "Ti dico di no. L'ho sempre avuta, anche nei momenti peggiori non l'ho mai persa. Ma stavolta è stata incredibilmente peggio: l'avevo data in custodia a chi credevo la tenesse in massima cura e invece me l'ha fatta perdere. Ora non la ritroverò più". "Dai, sei sempre negativa. La ritroverai, oppure magari sarà proprio lei a tornare da te in modo sorprendente. D'altra parte altre volte sei stata sorpresa in positivo da lei, no?". "Beh, in effetti la fiducia negli esseri umani a volte sa tornare in modo così inatteso e imprevisto da farmi venire le lacrime agli occhi dalla felicità". Beh, io intanto metto un annuncio. Cercasi la fiducia negli esseri umani. E' stata smarrita tra Spagna e Italia (purtroppo non so bene dove) in primavera. Se aveste informazioni o la ritrovaste - in qualsiasi condizione sia -

Dev'essere proprio per quello...

"Quando l'ho visto scomparire sotto le lenzuola, i primi 5 minuti sono morta di vergogna... Dopo sono morta e basta". Ok, se fatto bene può dare anche molto piacere, ma la vogliamo spezzare un'altra lancia in testa agli psicologi per l'ennesima scemenza che hanno partorito? Secondo uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Journal of Evolutionary Psychology , infatti, praticare il sesso orale alla propria compagna sarebbe per un uomo cosa non particolarmente gradevole, ma sicura strategia - dato il piacere che procura alla donna - per "ridurre al minimo il rischio di infedeltà del partner, aumentando la sua soddisfazione". Dev'essere proprio così che funziona, visto l'espressione da dio-quanto-è-buono-questo-è-il-paradiso-in-terra-lasciatemi-morire-così-ve-ne-prego che si dipinge sul viso d'un uomo quando ce lo fa, eh? Senza parlare di quanto patetica sia un'interpretazione che riduce quello che è un atto dolce e intim

Riprenderci la bellezza che ci appartiene (e senza discussioni, ché era 'dignità')

Scendo giù a comprare un litro di latte, e - vista la bella giornata - mi risolvo a fare due passi anziché prendere la bici. La doccia l'ho fatta, i denti li ho lavati, i capelli se ne stanno tranquilli raccolti con le mollette. Senza trucco - ma senza per questo essere sciatta - indosso un vestito semplice e comincio a camminare. Per strada, come qualsiasi donna, mi specchio nelle vetrate degli androni dei palazzi per controllare d'avere un aspetto 'presentabile' e tutto sommato me lo riconosco - pur senza troppe pretese. Che sceme siamo noi donne a volte, eh? Facciamo tutto da sole... Mi vengono incontro in due momenti diversi due uomini che non avranno molti più anni di me, eppure sono già 'rovinati'. E subitaneamente provo disgusto per me stessa e per questo mio giudizio impietoso, severo, squallido. Me lo dico da sola: "Vergognati! Proprio tu che non hai mai guardato più di tanto all'estetica, in un uomo, così come poco interesse hai per la co

Che ci metto nello zaino? Cose stranianti, per favore! :-)

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In questi giorni ho rivolto questa domanda via facebook ad alcuni amici, ma - fate attenzione - non perché davvero avessi bisogno di consigli pratici del tipo "due slip, i calzini, un paio di reggiseni, un costume da bagno ecc.", quanto per avere consigli un po' buffi, dolci e stralunati su cose da portarmi dietro mentre - tanto per cambiare - dedicherò il prossimo paio di mesi a girovagare a piedi, in bus e con passaggi auto nel Mediterraneo. Di fatto, le cose che metterei nello zaino sarebbero da usarsi anche per vivere situazioni e momenti belli, divertenti o amabili con chi incontrerò (sono dei Gemelli - già sapete - se non gioco in continuazione muoio!), e quindi dovrebbero avere pure qualche potenzialità in quella direzione*. Per questo mi sono sentita consigliare di portar con me un piccolo strumento musicale, e un mazzo di tarocchi. Poi, stavolta, sono in un momento in cui parto pure con in mente due produzioni (una saggistica, l'altra letterar

La piccola free-school di etnografia comincia!

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Vi ricordate di questo post che scrissi l'anno scorso? Beh, ieri sera mi sono trovata di nuovo in compagnia della cara Luce e tra una bibita analcolica e una partita a biliardo ci siamo messe a conversare con barista e gestore d'un locale e questi - chiedendomi del mio lavoro - m'hanno fatto spiegare per filo e per segno, e io, di rimando, ho tratto i miei esempi concreti facendo riferimento alla loro professione e a come pure loro siano antropologi (o meglio 'etnografi'), in qualche modo, senza saperlo. Come scrissi in quell'altro post, infatti, ciascuno di noi ha accesso a situazioni specifiche, nella sua vita, che hanno linguaggi, modalità di relazione, pratiche, riferimenti valoriali e simbolici unici. Penso al contesto di una classe di studenti nei quali voi siete insegnanti, o a quello dello svolgimento di diversi lavori (da quello d'ufficio, all'ambito commerciale, ai trasporti, a qualsiasi altra cosa ancora), o a quello di rela

Vivere nel sospetto? No, grazie :-)

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La mia lattaia esce dal negozio e mi controlla la bicicletta, in modo tale che non debba legarla, mentre compro la mozzarella e le lascio i soldi sul bancone. "Massì, figuriamoci se me la rubano", le dico. E dire che non è passato molto da quando ho subito un pessimo furto che m'ha destabilizzato per bene. E lei commenta: "Fai male, bisogna sempre sospettare, ché la gente è cattiva" . "Io parto sempre dal presupposto che pure il mio migliore amico possa da un momento all'altro, e senza una ragione a me comprensibile, piantarmi un coltello in mezzo alla schiena" , mi disse molti anni fa un conoscente. Beh, essendo lui un commercialista, pensai che magari tanto pessimismo derivasse da ragioni professionali. "Devi smetterla di darti tanto in giro, devi imparare a trattenerti un po'. Tu sei troppo generosa" , mi dice la mia amica. A parte che non mi sento 'generosa' - semmai provo compassione per la sfortuna che han

Senza titolo

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Che io la stia subendo e non mi si aiuti, o che io guardi altrove quando accade sotto i miei occhi, "se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi" ( Gino Strada). Siamo tutti collegati, e la misura del nostro valore è quanto ci prendiamo cura col cuore di chi ci circonda. Se non ci prendiamo cura sul serio degli altri, siamo complici di qualsiasi soggetto o causa che li sta facendo soffrire. Non ci sono molti commenti da fare.