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Visualizzazione dei post da 2015

La vita è una partita di calcio con l'esito già scritto, ma...

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“Ora dimmi, seguace di Dioniso, qual è la cosa migliore e più desiderabile per l’uomo?”, domandò il re Mida al Sileno, e questi, costretto dalla sua insistenza, con voce stridula gli rispose: “Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è – morire presto” (F. Nietzsche, La nascita della tragedia ). La vita è come una partita di calcio dall'esito già scritto: la nostra sconfitta al fischio dell'arbitro dell'ultimo minuto. Certo, vivere con questa prospettiva in mente è tragico, ma una volta definiti i confini temporali e spaziali della partita di calcio, non potrebbe essere appassionante giocarla con tutte le energie che abbiamo in corpo pur sapendone già l'esito? Già sapremmo che i goal non conterebbero niente, ma correre e segnarli da prospettive impossibili facendo esultare chi ci circonda e tifa per noi non ci darebbe comunque piacere? Costruire azioni con i

Ho rotto uno specchio... e reinterpretato la conseguenza.

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  Rientrata da poco, ho disfatto i bagagli, fatto le pulizie di casa e messo tutto in ordine. Faccio anche corrente, per cambiare un po' l'aria, mentre seduta al pc evaderò la posta e organizzerò i miei prossimi giorni. D'un tratto sento un rumore sordo alle mie spalle, seguito da quella che è chiaramente la caduta di qualche oggetto e infine il fracasso di vetri che si rompono. Corro in camera temendo si sia rotto un vetro della finestra, e invece no. Vado in bagno, e qui vedo il disastro: un quadro è caduto e ha portato con sé la specchiera antica che tenevo sul mobiletto. Pezzi, frammenti e polvere dello specchio si spandono per tutto il pavimento. Vado a prendere la scopa e comincio a recuperarli, mentre penso "7 anni di sfortuna, mi aspettano 7 anni di sfortuna" e anche "no, non ce la faccio ad averne oltre la sofferenza che combatto abitualmente, oltre tutte le cose che già abitualmente non vanno, non ce la faccio". Ma

Sempre pensato

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(ma anche temere l'amore è proprio dei deboli)

Allineamenti

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"I feel that I'm closed to the centre of things". Questa frase era il titolo di un'intervista a Werner Herzog che lessi vent'anni orsono, tratta da una sua risposta quando il giornalista gli chiese un bilancio provvisorio della sua vita in quel momento. Io non lo so se sono vicina al centro delle cose. Di certo i miei occhi e le mie orecchie sono più aperti rispetto ad alcuni anni orsono, e a guardare e ascoltare a oltranza - senza paura e quindi senza chiusure per il timore del dubbio - si impara. Ma, soprattutto, si sviluppa l'intuizione, checché ne dicano i miei rari detrattori. Davanti ai miei occhi si compongono strutture di atomi in molecole e sistemi biomeccanici complessi, al punto che sempre - mentre mi muovo, parlo, sto in relazione - vivo le due visioni (quella reale e quella mentale) contemporaneamente. Le intuizioni trovano poi conferma nei risultati della ricerca prodotta in ambiti disciplinari distanti da quelli

El poder... ¡Que se joda!

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In queste settimane mi trovo per un piccolo lavoro di ricerca a Barcellona. In questa città ho molti amici, che ogni volta che vi passo cerco di incontrare. L'altro giorno, all'uscita dall'ufficio, ho chiamato un'amica per proporle di vederci e pranzare insieme, e così è stato - con gli ovvi aggiornamenti reciproci dei mesi in cui non ci siamo viste. Dopo un pomeriggio passato nella conversazione più affettuosa - le donne buone, quando si trovano tra loro, sanno riportarsi reciprocamente in equilibrio con la parola meglio di qualsiasi droga o terapia - mi dice che vuole andare alla presentazione del libro di una sua collega , che vi saranno tutte loro e che vorrebbe davvero che io le conoscessi. Non avendo programmi l'accompagno volentieri, per cui ci mettiamo in marcia verso una delle librerie più chic della città, situata nella via dei negozi d'abbigliamento delle marche più altisonanti e costose della moda, e andiamo a sentire di questa raccolta di micro

Descanso (riposo)

Vi racconterò di una donna matura che non ha più ambizioni, ma ancora desideri - di vivere e trovare modi e occasioni per essere felice, e che non si arrenderà mai all'ipotesi contraria. Vi racconterò di questi, malgrado tutto contro, e del rifiuto della serenità che sta nell'accontentarsi - concetto per lei tragico - con ogni mezzo necessario. Vi racconterò del suo rifiuto di sopravvivere in alternativa al vivere. Vi racconterò dei suoi micro - proprio micro, infinitesimali, inesisteni, inutili, piccolissimi - successi, sui quali lei fa ruotare tutta la propria esistenza, come fosse quella di qualche persona/personaggio significativo nell'economia dell'umanità. Vi racconterò di una notte a Barcellona, in cui cinque prostitute l'ebbero a cuore, l'ascoltarono, e le risolsero mesi di patriarcato, dolori, inadeguatezze, disallineamenti con gli uomini che aveva amato - meglio di qualsiasi psicologo o qualsiasi femminista (le prostitute solo 'oltre' chiun

Bagagli abbandonati

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Incontro il mio amico italiano attualmente in vacanza a Barcellona, dove sono appena arrivata io stessa per lavoro. Con le lacrime agli occhi, gli racconto. "Ieri sono atterrata a El Prat, e a questo giro ho dovuto imbarcare un bagaglio, quello a mano stavolta non bastava. Così sono andata nella zona dove li si recupera, e ho visto diversi nastri trasportatori fermi, mentre andavo verso quello in cui c'era il mio, ma ho notato che in tutti quelli fermi c'era sempre almeno un bagaglio che non era stato ritirato...". "E allora?" - mi chiede lui. "Allora li ho fotografati, e ho cominciato a immaginare perché non fossero stati ritirati: chissà, magari una famiglia numerosa ha dovuto prendersi cura di 4-5 figli e nella confusione, tra non dimenticare un figlio o un bagaglio, s'è dimenticata il bagaglio...". "Già, tra perdere un bagaglio o un figlio..." - mi commenta. "Oppure una vecchietta s'è sentita male in vol

Fisica quantistica, biologia, sistemi aperti, e risonanza infinita e indefinita per garantirsi la sopravvivenza

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Lei: "Fammi il favore, te ne prego. Chiudi ogni tanto delle porte, chiudi ogni tanto dei ra pporti". Io: "Non ci riesco. Non voglio credere che non ci sia un modo per trovare prima o poi un accordo, per 'tenere dentro tutti'. Sai, è un ragionamento a lunga distanza: non ci saranno per sempre altri posti in cui andare quando non si è d'accordo... E poi chiuderle sarebbe come dire a qualcuno che è morto, per me, e... Non ci riesco". Lei: "Pensa a te, maledizione, impara a chiuderli. E' duro, ma necessario". Io: "Lo so, ma io non riesco ad infliggere la morte a nessuno. [...] Io spero sempre nel dialogo e nel trovare un accordo - qualsiasi cosa sia accaduta - sino all'ultimo". Lei: "Andrai avanti così tutta la vita?". Io: "E' probabile". Questo dialogo avviene periodicamente tra me e la mia migliore amica, in particolare ogni volta che incontro qualcuno che sta in modalità relazionali egois

Le illusioni ottiche di Rob Gonsalves

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L’artista canadese Rob Gonsalves lavora sulle illusioni ottiche, come il mio amato Escher . E guardando i suoi dipinti non riesco a non provare fiducia verso le potenzialità dell'immaginazione umana - sperando che investano tutti i campi della nostra esistenza. Rifatevi gli occhi con la loro infinita bellezza. Buona notte, miei cari :-)                        

20 segni che dimostrano che sei nato per viaggiare

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Poi mi imbatto in letture casuali del genere - sempre mentre faccio altro - e non posso non ridere di me stessa e condividere la mia autoironia con voi. Vedete se vi riconoscete a vostra volta in questi punti che, secondo la combriccola di Zingarate , definirebbero l'essere nati per viaggiare. Io quelli sui quali mi sono messa a ridere di me stessa ve li segno in italico, così che anche voi (se non trovate motivi di ridere di voi stessi) possiate ridere di/attraverso me - vi è concesso! Buona giornata! :-D 1. Riesci a farti nuovi amici ovunque, ma sai anche apprezzare i momenti in cui sei da solo in silenzio . 2. Sei sempre stato disposto a provare tutto almeno una volta (tranne forse eroina e Kopi Luwak). 3. Conosci bene strategie e trucchi di viaggio geniali . 4. Sei sempre stato bravo a Tetris, questo ti ha aiutato molto a capire come fare la valigia perfetta .[ahem... lo zaino...] 5. Sai dire "Cin cin" in diciassette lingue diverse [ahem, m

Oggi vorrei essere qui

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Buongiorno! :-) Mentre stavo cercando online altre informazioni, mi sono casualmente imbattuta in queste immagini, e sognare per un istante di trovarmi in un posto del genere mi ha dato una tale sensazione di calma, di pace, di piacere che ho pensato di farne regalo anche a voi. Queste sono case e villaggi del popolo dei gurunsi nel nord del Ghana e nel sud del Burkina Faso.

10 modi per assassinare una donna senza ucciderla

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Uno, non volerla morta è stupido volerla morta una cucina una lavatrice una culla un aspirapolvere, uno straccio per la polvere un farmaco un oggetto con molti buchi, bella un peluches non si vuole morta una cosa utile si usa Due uccidi, sì, ma il tempo uccidile il tempo per il pensiero non dare valore al suo tempo dilatalo e restringilo sottrai il controllo del tempo fa che viva per gli altri lo deve donare Tre, la paura, fa che abbia paura descrivile la sua propria paura, dalle forma che abbia paura di aver paura Quattro, uccidile lo spazio stringilo definisci il suo spazio definisci ovunque dove non può stare restringi i suoi passi Cinque, definisci il suo corpo definisci vergognoso il sangue ammutolisci i suoi orifizi parla al posto loro Sei, definisci la sua stupidità definiscila stupida in quanto tale definisci femminile = stupidità allontana le parole parlate o scritte definisci stupide le sue parole Sette, isola fa che si

Buone ispirazioni /5: Adotta un pianista. Musica da camera in camera tua.

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In questa città in cui "vive la passione" ( ahem ...), alla fine del mese avrà luogo un nuovo evento cui attingere come buona ispirazione per le nostre vite, e nel quale godere della capacità creativa dell'essere umano in modi e tempi lontani dal frastuono assordante e dalla velocità devastante dei nostri tempi. Sto parlando della due giorni intitolata " Adotta un pianista ", che si svolgerà a Torino il 24 e 25 gennaio 2015 in 7 appartamenti privati di Borgo San Salvario i cui proprietari si sono dati disponibili ad accogliere musicisti e pubblico in casa propria: agli abitanti del quartiere in possesso di un pianoforte è stato chiesto di ospitare un piccolo concerto nel proprio appartamento, segnalando la propria disponibilità, l’orario più consono e il numero di spettatori che alloggio fosse in grado di accogliere. Questi ultimi possono partecipare liberamente (verrà però loro richiesta un'offerta libera a favore della Scuola Popolare di Musica del

Io preferirei davvero che tu evitassi...

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Questa è l'unica religione in cui mi sentirei disposta a credere e che mi andrebbe bene professare. Qui gli otto comandamenti, che non sono ordini bensì predilezioni da parte dell'unico vero dio - il Prodigioso spaghetto volante . Io preferirei davvero che tu evitassi di comportarti come un asino bigotto "più-santo-di te" quando descrivi la mia spaghettosa bontà. Se qualcuno non crede in Me, pace, nessun problema! Dico davvero, non sono mica così vanitoso. E poi non stiamo parlando di loro, quindi non cambiare argomento! Io preferirei davvero che tu evitassi di usare la Mia esistenza come motivo per opprimere, sottomettere, punire, sventrare, e/o, lo sai, essere meschino con gli altri. Io non richiedo sacrifici, e la purezza è adatta all'acqua potabile, non alle persone. Io preferirei davvero che tu evitassi di giudicare le persone per come appaiono, o per come si vestono, o per come camminano, o, comunque, di giocare sporco, va bene? Ah, e f

Invadi e ispira il mondo con la tua presenza, le tue parole e le tue azioni

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"Je préfère mourir debout que vivre à genoux" (Stéphane Charbonnier, detto Charb, 1967-2015). Contro la paura di vivere e la stupidità con cui gli esseri umani talvolta vi rispondono - che si esprime nell'ignoranza, nell'assolutismo e nel dogmatismo delle proprie posizioni, nella violenza più estrema - chi vede oltre sarebbe utile per tutti che reagisse, con qualsiasi mezzo espressivo a sua disposizione, riempiendo l'animo e il pensiero proprio e altrui di ciò che di utile, nobile e altruista parimenti sta nell'essere umano . Perché se l'essere umano, di natura, non è né buono né cattivo, solo la libertà e contemporaneamente la cura di sé e degli altri potranno portare a una società armoniosa in cui tutti staremo finalmente bene, e saremo liberi dalla paura di stare al mondo. Non ha alcuna importanza se ci vorranno decenni o secoli. L'importante è segnare la direzione e perseguirla. Occupa spazi con la tua presenza, le tue parole,

Comincia una buona storia

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L'inizio d'anno è uno dei pochi momenti di passaggio simbolico che siano rimasti nella società contemporanea. Usiamolo bene, con tutta la potenzialità che reca in sé.